L’attuale crisi economica, battezzata The Great Lockdown, ha tanto colto impreparati gli operatori economici quanto il coronavirus ha messo in difficoltà virologi e clinici.
Per metterla a fuoco e collocarla entro le giuste coordinate di riferimento, vi proponiamo la visione di due video molto ben confezionati e accessibili al grande pubblico.
Il giornalista Marc Bettinelli ha realizzato per Le Monde un reportage illustrato che esprime bene il punto di vista prevalente a livello politico-mediatico.
Tale ottica ha il merito di descrivere correttamente ciò che è avvenuto a causa della pandemia e del conseguente lockdown: uno shock contemporaneo alla domanda e all’offerta con un crollo simultaneo di spesa e produzione.
La terapia suggerita, senza troppe speranze entusiastiche per la verità, è un sostegno pubblico ai redditi delle famiglie e alle attività delle imprese per provare a ripartire e cercare un ritorno alla “normalità”.
I limiti di questo approccio sono in parte superati considerando il modello “praticone” (che nasconde, in realtà, riferimenti teorici nobili) proposto da Ray Dalio, importante hedge fund manager e saggista economico.
Contestualizzando storicamente The Great Lockdown nella fase di riflazione dalle recenti crisi finanziarie di lungo periodo, con particolare riferimento alle crisi del debito sovrano per quanto concerne l’Europa del Sud e l’Italia, si deduce che le necessarie iniezioni di liquidità nell’economia reale vadano ben bilanciate con politiche di tagli mirati alla spesa, riduzione del debito pubblico e privato, e redistribuzione fiscale della ricchezza per scongiurare esiti socioeconomici catastrofici.
A CoVstat_IT sin dall’inizio della crisi sanitaria abbiamo affiancato riflessioni di carattere economico al monitoraggio dell’epidemia, rifiutando la logica dell’emergenza e propugnando una pianificazione coraggiosa.
Siamo andati oltre non solo all’approccio giornalistico di breve periodo, ma anche al meccanicismo delle logiche finanziarie da hedge fund.
Abbiamo tenuto conto, infatti, di trend tecnologici ed ecologici di lunghissimo periodo, eppure attualissimi, quali digitalizzazione e cambiamenti climatici: la critica del modello attuale e la proposta di agenda economica che abbiamo avanzato si inseriscono nel solco della problematizzazione del concetto stesso di crescita, contrapposto a un processo di sviluppo economico complesso.
Nell’attesa che anche noi realizziamo un video chiaro e gradevole, vi rimandiamo intanto alla lettura dei singoli articoli tramite i link presenti nei paragrafi precedenti.