Abbiamo introdotto da oggi il nuovo grafico (qui sopra a sinistra) degli incrementi giornalieri del numero degli infetti: è riferendosi a questo che molti media da giorni parlano erroneamente di “prossimo calo degli infetti“: purtroppo non è così. Gli infetti sono destinati ad aumentare fino a metà aprile (vedi grafico qui sopra a destra), sia pure con una velocità via via inferiore. In altre parole il numero totale degli infetti comincerà a calare davvero, per poi via via azzerarsi, solo quando l’incremento giornaliero (il grafico di sinistra) sarà pari a zero. Fino ad allora non ci sarà alcun calo degli infetti, che invece continueranno ad aumentare.

Oggi non si registrano grandi variazioni, i dati reali continuano (purtroppo) a confermare le previsioni del modello. In particolare è confermato il dato di circa 6.600 pazienti previsti in Terapia Intensiva al picco del 12 aprile: se la disponibilità reale delle Unità di Terapia Intensiva fosse quella esistente prima della crisi, il fabbisogno supererebbe le disponibilità già dal 2 aprile, con le conseguenze che è facile immaginare: i responsabili sanitari saranno costretti a decidere a chi assegnare le TI disponibili, e chi lasciare fuori. C’è da sperare che le nuove unità di TI annunciate pubblicamente dai governanti di quasi tutte le regioni siano già, o diventino per tempo, realtà, per scongiurare un ulteriore aggravarsi della dinamica dei decessi.